Secondo uno studio californiano, nei primi due mesi di vita, le troppe preoccupazioni influenzano negativamente l’allattamento al seno.
Il 90% delle donne infatti secondo la ricerca, erano in ansia per la buona riuscita dell’allattamento al seno: se ci sarebbe stato abbastanza latte, se il bambino avrebbe mangiato abbastanza e molti altri dubbi.
Queste pensieri negativi, influenzerebbero l’allattamento, facendo scegliere addirittura di smettere e passare al latte in polvere.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo , senza alcunaaggiunta di latte in formula o cibo solido fino a quando ai sei mesi di vita , per poi alternarlo alle pappe anche fino a due anni di età.
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Per lo studio sono state intervistate 532 mamme. Durante i colloqui le donne hanno sollevato moltissimi dei dubbi comuni inclusi le generali difficoltà con l’alimentazione dei neonati al seno, come ad esempio un bambino pigro o che si rifiuta di allattare, il capezzolo dolorante o il fatto di non produrre abbastanza latte .
Di queste tra il 20 e il 50 per cento delle madri smesso di allattare del tutto o hanno aggiunto latte in polvere prima di quanto avevano previsto.
Dr. Lori Feldman , pediatra presso Cooper University Hospital di Camden , nel New Jersey afferma:
“Se siamo in grado di fornire le madri con un adeguato sostegno , il 95 per cento di tutti i problemi di allattamento sono reversibili . L’obiettivo dovrebbe essere quindi quello di supportare la donna per favorire l’allattamento esclusivo al seno .”
Adesso ho un bimbo di 14 mesi,pero quando o cominciatto a lavorare,che lui aveva 3mesi,il latte al seno,si e dimezato,ho cominciatto dargli l’agiunta,perche aveva sempre famr ,ed cosi verso il sesto mese a rifiutato per sempre il mio seno!!!